La premier ha accolto a palazzo Chigi il presidente israeliano: "Lavorare per una soluzione a due Stati, l'Italia sostiene la mediazione Usa"

L’esercito israeliano (Idf) ha precisato che sono cinque i corpi degli ostaggi recuperati a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Oltre a Oren Goldin, 33 anni, l’insegnante Maya Goren, 56 anni e il sergente Tomer Yaakov Ahimas, 20 anni, sono stati infatti recuperati i cadaveri del sergente Kiril Brodski, 19 anni, e di Ravid Katz, membro della squadra di sicurezza del kibbutz Nir Oz. Tutti sono stati uccisi durante l’attacco di Hamas del 7 ottobre e poi portati a Gaza dai miliziani palestinesi. Erano già stati dichiarati morti dalle autorità israeliane. Si ritiene che ora 111 dei 251 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre siano ancora a Gaza, compresi i corpi di 39 persone la cui morte è stata già accertata. Lo riporta il Times of Israel.

Intanto a Roma Giorgia Meloni ha accolto il presidente israeliano Isaac Herzog con il quale ha avuto un incontro bilaterale. I due hanno discusso della necessità di liberare gli ostaggi nelle mani di Hamas, della situazione a Gaza e del ruolo dell’Iran. 

14:03 Tajani: “Conflitto rischia di ampliarsi è rischio da scongiurare”

“Il conflitto in Medioriente rischia di ampliarsi e alimentare pericolosi focolai nella regione. È un’ipotesi da scongiurare a ogni costo. Ecco perché ho condannato fermamente l’ultima azione destabilizzante degli Houthi, l’attacco di droni su Tel Aviv”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in audizione presso le Commissioni riunite Esteri di Camera e Senato.”Quanto è accaduto ci ricorda che è necessario mantenere alta l’attenzione anche sul Mar Rosso, area strategica per i nostri interessi politici ed economici”, ha aggiunto. “L’Italia rimane fortemente impegnata nell’operazione Aspides, che auspico possa ricevere ulteriori contributi in termini di navi e assetti aerei anche da altri Stati membri”, ha concluso. 

13:48 Sette morti in raid Israele su Khan Younis nella notte

È di almeno 7 morti l bilancio di attacchi israeliani che nella notte fra mercoledì e giovedì hanno colpito la città di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. È quanto risulta a fonti ospedaliere e a un giornalista di Associated Press, che ha contato i corpi. All’inizio di luglio l’esercito israeliano aveva ordinato l’evacuazione di alcune parti della città di Khan Younis; lunedì ha aggiunto l’evacuazione della zona umanitaria di al-Mawasi e di altre parti dell’affollato sud. Sono seguite nuove ostilità e sfollamenti di massa. Gli attacchi di stanotte sono stati 2: un attacco ha colpito il tetto di una casa in un quartiere nella parte orientale di Khan Younis, uccidendo tre persone che si trovavano all’interno; un altro raid, avvenuto in un altro quartiere, ha colpito una tenda uccidendo almeno 4 persone della famiglia al-Attar, che era precedentemente fuggita dal nord di Gaza.

13:41 Liberati sei parenti ostaggi fermati a Congresso Usa durante discorso Netanyahu

Sei parenti di ostaggi israeliani sono stati rilasciati dopo essere stati brevemente fermati durante il discorso del premier israeliano Benjamin Netanyahu alla sessione congiunta del Congresso Usa a Washington. Lo riferisce un gruppo che rappresenta le famiglie degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza, il Forum delle famiglie degli ostaggi. I familiari sono rimasti in sala in silenzio durante il discorso di mercoledì e indossavano magliette gialle con la scritta ‘Seal the Deal Now’, cioè ‘Stringete l’accordo ora’, riferendosi a un accordo di cessate il fuoco per liberare gli ostaggi, prima di essere allontanati dall’aula della Camera da agenti di sicurezza. Sono stati rilasciati alcune ore dopo, ha dichiarato il Forum. “Benjamin Netanyahu ha parlato per 54 minuti e non ha menzionato una sola volta la necessità di sigillare l’accordo e di firmarlo ora”, ha detto Gil Dickmann, il cui cugino, Carmel Gat, è detenuto a Gaza. I 6 hanno detto che erano stati invitati da membri del Congresso a partecipare al discorso. Netanyahu, nell’ambito della sua delegazione ufficiale, ha portato al discorso Noa Argamani, una degli ostaggi salvati, e alcuni familiari di ostaggi. 

13:32 Hamas contro discorso Netanyahu in Usa, ostacola sforzi per pace

Hamas ha criticato il discorso del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu al Congresso degli Stati Uniti e lo ha accusato di ostacolare gli sforzi per porre fine alla guerra e restituire gli ostaggi. Hamas ha anche affermato che la visita di Netanyahu a Washington sia stata una mossa per migliorare la sua immagine dopo che la Corte penale internazionale (Cpi) ha chiesto di emettere mandati di arresto contro di lui per crimini di guerra. La Cpi ha richiesto mandati anche per il suo ministro della Difesa , Yoav Gallant, e per i funzionari di Hamas Mohammed Deif, Yehya Sinwar e Ismail Haniyeh. “È lui (Netanyahu ndr.) che ha vanificato tutti gli sforzi volti a porre fine alla guerra e a concludere un accordo per il rilascio dei prigionieri, nonostante i continui sforzi dei mediatori dei fratelli in Egitto e in Qatar, nonostante la flessibilità e la positività dimostrata dal movimento”, ha dichiarato Hamas in un comunicato scritto, aggiungendo che il fatto che il primo ministro israeliano parli di sforzi intensificati per liberare gli ostaggi è una “completa menzogna” per fuorviare l’opinione pubblica.

13:29 Herzog a Meloni: “Garantire rilascio ostaggi e lotta a minaccia Iran”

Nel corso dell’incontro con Giorgia Meloni “abbiamo discusso dell’imperativo supremo di garantire il rilascio degli ostaggi crudelmente tenuti in prigionia a Gaza, nonché della lotta globale contro la minaccia rappresentata dall’Iran”. Lo ha scritto su X il presidente israeliano, Isaac Herzog. “Ho parlato al primo ministro anche dei cinque soldati e civili uccisi e rapiti a Gaza il 7 ottobre, i cui corpi sono stati recuperati ieri nel cuore di Khan Younis”, ha aggiunto.

13:24 Herzog: “Meloni leader all’avanguardia in Ue e vera amica Israele”

“Ho avuto il piacere di incontrare oggi a Roma il primo ministro italiano Giorgia Meloni, una leader all’avanguardia in Italia e in Europa, e una vera e importante amica dello Stato di Israele”. Lo ha scritto su X il presidente israeliano Isaac Herzog. “Ho ribadito che non dimenticheremo mai la posizione dell’Italia al fianco di Israele in questi tempi difficili”, ha aggiunto.

13:14 Meloni: “Lavorare per due Stati, Italia sostiene mediazione Usa”

Nel sottolineare l’importanza di “giungere al più presto ad un cessate il fuoco e alla liberazione degli ostaggi, lavorando nella prospettiva di una soluzione a due Stati, la presidente Meloni ha assicurato che l’Italia continuerà a sostenere la mediazione Usa e a portare assistenza alla popolazione civile palestinese, incluso attraverso l’iniziativa ‘Food for Gaza’”.

13:13 Meloni: “Italia per de-escalation, preoccupa situazione Gaza”

Meloni poi “ha rinnovato l’impegno italiano per la de-escalation a livello regionale, ricordando il ruolo svolto dal contingente italiano al confine con il Libano tramite Unifil e ribadendo la forte preoccupazione per la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza”.

13:11 Meloni a Herzog: “Governo italiano vicino a Israele e condanna Hamas”

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato oggi a Palazzo Chigi il presidente dello Stato d’Israele, Isaac Herzog. La premier, informa una nota di Palazzo Chigi, ha ribadito “la vicinanza del governo italiano ad Israele e la ferma condanna del terrorismo di Hamas”.

12:39 Iran: “Vergognosa accoglienza Congresso Usa a boia Netanyahu”

 “Dopo aver portato avanti un genocidio per nove mesi il primo ministro criminale un regime fasullo viene accolto e abbracciato dai suoi sostenitori“. Lo ha scritto su X il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanani in un post su X. “Il governo e il Congresso degli Stati Uniti hanno accolto questo boia con applausi e ovazioni, vergogna”, ha aggiunto. Secondo Kanani “è così che il volto brutale e malevolo della politica statunitense viene esposto al mondo intero dopo decenni di sforzi ingannevoli della civiltà occidentale di ritrarre se stessa come innocente e umana”. 

12:32 Idf: “Razzi Hamas hanno colpito scuola Unrwa a Gaza”

Ieri i razzi lanciati da Hamas dalla zona umanitaria designata da Israele nella Striscia di Gaza hanno colpito la scuola Al-Qarara gestita dalle Nazioni Unite a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, uccidendo 2 civili e ferendone altri. È quanto affermano le forze di difesa israeliane (Idf), come riporta il Times of Israel. L’Idf aggiunge che i razzi sono stati lanciati da Hamas dalla zona umanitaria, ma non sono riusciti ad attraversare il confine con Israele, colpendo la scuola dell’Unrwa. 

12:23 Tre soldati israeliani feriti in attacco in Cisgiordania

Tre soldati israeliani sono rimasti feriti in una sparatoria avvenuta questa mattina nei pressi del villaggio di Nabi Ilyas in Cisgiordania. È quanto fa sapere l’esercito israeliano (Idf). I soldati stavano pattugliando la Route 55 quando sono stati attaccati. Tutti è 3 hanno riportato ferite lievi e non sono in pericolo di vita. L’Idf ha fatto sapere di essere sulle tracce degli uomini armati che hanno aperto il fuoco. Lo riporta il Times of Israel. 

12:06 Cremlino: “Su idea Netanyahu alleanza sicurezza aspettiamo dettagli”

In merito all’idea proposta dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di istituire una ‘Alleanza di sicurezza’ in Medioriente per contrastare l’Iran sulla falsariga della Nato “dobbiamo comprendere i dettagli di tale ragionamento di Netanyahu prima di concludere qualsiasi cosa”. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “Quali paesi faranno eventualmente parte di questa alleanza? La Nato ha ancora un orientamento conflittuale assolutamente pronunciato e sistemico”, ha aggiunto. Pertanto secondo Peskov è “improbabile” che in Medioriente siano necessari meccanismi di confronto.

12:05 Mattarella riceve Herzog: “Lavorare a due Stati e liberazione ostaggi”

Lavorare per la soluzione ‘due Stati, due popoli’ e per la liberazione immediata degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas, senza trascurare il rispetto del diritto umanitario a Gaza. Questi i temi principali discussi durante l’incontro al Quirinale tra il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il presidente dello Stato di Israele, Isaac Herzog. I due hanno discusso della necessità di evitare rischi di allargamento del conflitto ed è stato confermato l’impegno umanitario italiano per Gaza e l’incremento degli aiuti.

11:14 Meloni riceve Herzog, manifestazione pro-Palestina vicino p.Chigi

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha appena ricevuto a Palazzo Chigi il presidente dello Stato d’Israele, Isaac Herzog. Quest’ultimo è stato già a colloquio in mattinata col presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. All’incontro del Quirinale ha preso parte anche il vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani. In occasione dell’incontro tra Meloni ed Herzog una trentina di persone hanno dato vita a una manifestazione di protesta pro-Palestina all’ingresso della Galleria Sordi. I presenti, sotto il controllo delle forze dell’ordine, hanno sventolano bandiere della Palestina intonando lo slogan ‘Palestina libera’. Piazza Colonna e piazza Montecitorio sono chiuse al pubblico oggi, così come parte di via del Corso, per questioni di sicurezza. 

10:30 Al via progetto Pam-Farnesina per aiuti alimentari a Gaza

Prende oggi avvio un progetto lanciato dal Programma Alimentare Mondiale (Pam) per alleviare il grave stato di malnutrizione in cui versa la popolazione di Gaza. Il piano di aiuti, che si avvale di un contributo della Farnesina di 12 milioni di euro, consentirà di fornire alle famiglie più vulnerabili circa 4000 tonnellate di beni alimentari (farina, lievito, sale e zucchero) e prevede la distribuzione di pane e altro cibo preparato dalla rete di fornai di Gaza sostenuti dal Pam. L’obiettivo è garantire, nell’arco dei prossimi due mesi, l’accesso al cibo a 1,1 milioni di abitanti della Striscia.“La realizzazione del progetto Pam-Farnesina rappresenta un ulteriore tassello dell’iniziativa ‘Food for Gaza’ per alleviare le sofferenze della popolazione nella Striscia”, ha commentato il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, sottolineando come “la risoluzione del conflitto in Medioriente e la crisi umanitaria a Gaza siano priorità nell’agenda di governo e della Presidenza italiana del G7”.

Il progetto Pam-Farnesina è un nuovo progetto umanitario che fa seguito all’invio di oltre 60 tonnellate di generi alimentari e materiale sanitario raccolti dal Governo italiano, giunti per via aerea da Brindisi in Giordania la scorsa settimana, nel quadro dell’iniziativa ‘Food for Gaza’, e che saranno a breve trasferiti verso la Striscia. A questo si aggiunge la recente messa a disposizione, da parte dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro grazie al coordinamento con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Protezione Civile, di uno scanner di ultima generazione per il ‘corridoio marittimo’ per la Striscia.’Food for Gaza’ è un’iniziativa umanitaria lanciata dal vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani lo scorso marzo insieme a Fao, Pam (Programma Alimentare Mondiale), Ficross (Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa) e Protezione Civile. 

09:45 Putin riceve Assad: “Rischio escalation riguarda anche Siria”

 Il presidente russo Vladimir Putin ha ricevuto al Cremlino il presidente siriano Bashar Assad. “Sono molto interessato alla sua opinione su come si sta sviluppando la situazione nella regione nel suo complesso”, ha detto Putin ad Assad, “purtroppo c’è una tendenza all’escalation, lo vediamo. Questo vale anche direttamente per la Siria”. “Considerando tutti gli eventi che si stanno verificando oggi nel mondo e nella regione eurasiatica, il nostro incontro di oggi sembra molto importante”, ha replicato Assad a Putin tramite un traduttore russo. L’incontro tra i due leader è avvenuto ieri sera. 

L’ultima volta Putin e Assad si sono incontrati è stato nel marzo 2023 al Cremlino, in occasione dell’anniversario dei 12 anni della rivolta siriana diventata poi guerra civile. Allora Putin aveva sottolineato il ruolo dell’esercito russo nella stabilizzazione del Paese. La Russia ha infatti condotto una campagna militare in Siria dal settembre 2015, collaborando con l’Iran per consentire al governo di Assad di combattere i gruppi armati dell’opposizione e riprendere il controllo del Paese. Sebbene la Russia concentri ora la maggior parte delle sue risorse militari in Ucraina, ha mantenuto un punto d’appoggio militare in Siria e ha ancora truppe nelle basi.

08:37 Gallant: “Combatteremo Hamas fino alla sua sconfitta”

“I miei ringraziamenti e il mio apprezzamento ai combattenti dello Shin Bet e dell’Idf per l’importante operazione di salvataggio dei corpi dei martiri rapiti Mia, Oren, Ravid Aryeh, Kirill e Tomer. Possa la loro memoria essere benedetta e portata nella tomba di Israele”. È quanto scrive in un post su X il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. “Paralizzeremo Hamas finché non sarà sconfitto”, aggiunge, “e manterremo il nostro impegno di riportare le persone rapite alle loro case”. 

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