Alle manovre 'Vostok-2022' prenderanno parte anche India, Bielorussia, Tagikistan, Mongolia e altri Paesi. Il Ministero della Difesa cinese: "Apprezzamento per la posizione di Putin su Taiwan"

Anche la Cina parteciperà a un’esercitazione militare congiunta che si volgerà nei prossimi giorni sul territorio della federazione russa. Lo ha reso noto il ministero della Difesa cinese, spiegando che l’Esercito di liberazione popolare invierà presto alcune truppe in Russia per partecipare all’esercitazione ‘Vostok-2022’, a cui prenderanno parte anche India, Bielorussia, Tagikistan, Mongolia e altri Paesi. Un rapporto, quello tra Mosca e Pechino, che sembra rafforzarsi soprattutto quando si parla di Stati Uniti. La Cina, tramite il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin ha, infatti, manifestato il proprio apprezzamento per “la posizione espressa da Vladimir Putin” in merito alla visita a Taiwan della speaker della Camera degli Stati Uniti, Nancy Pelosi, definita dal presidente russo una “provocazione attentamente pianificata”.

Nel Regno Unito, intanto, la Cina continua a rappresentare una “profonda preoccupazione per la sicurezza”, come affermato dalla ministra degli Esteri britannica Liz Truss che, in merito ad una possibile invasione di Taiwan da parte cinese ha richiamato la “forza dei numeri” del G7 per l’eventuale risposta a Pechino.

L’invasione cinese a Taiwan resta, per ora, solo una minaccia. Al contrario di quella in corso in Ucraina da parte della Russia. La guerra sul territorio ucraino prosegue senza sosta con bombardamenti russi nelle regioni di Donestk e Khakriv. Le forze di Kiev sono impegnate a rispondere creando “caos all’interno delle forze russe” e colpendo le linee di rifornimento degli invasori in profondità nei territori occupati. Lo ha spiegato il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy, Mykhailo Podolyak, aggiungendo che potrebbero esserci altri attacchi nei “prossimi due o tre mesi” simili a quelli che martedì hanno colpito un nodo ferroviario e una base aerea in Crimea.

La controffensiva ucraina, dunque va avanti, così come proseguono i tentativi di dialogo da parte della comunità internazionale. In quest’ottica è in programma la visita in Ucraina da parte del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, arrivato oggi a Leopoli, che incontrerà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il leader turco Recep Tayyip Erdogan. La Turchia di Erdogan ha giocato un ruolo fondamentale nell’accordo che ha sbloccato l’export del grano dai porti ucraini, e il presidente turco sembra voler confermare il suo ruolo di leader diplomatico, tanto da aver riaperto alle piene relazioni con Israele. Erdogan ha avuto un colloquio con il premier israeliano Yair Lapid in cui i due leader hanno concordato di reintegrare i rispettivi ambasciatori e consoli generali, ponendo così fine ad anni di tensioni.

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