Il progetto portato avanti da alcuni scienziati giordani

(LaPresse) Coralli coltivati in laboratorio in modo da poter ripopolare le barriere coralline morte. Il progetto è portato avanti da alcuni scienziati giordani preoccupati per le acque del Golfo di Aqaba, che sono collegate con il Mar Rosso e che ospitano un colorato ecosistema corallino. Nel Golfo di Aqaba, è principalmente l’attività umana a essere responsabile dei danni alle barriere. Oltre a ripopolare le barriere coralline in questa zona, il laboratorio giordano è in grado di inviare coralli in altre parti del mondo dove le barriere sono state danneggiate. Gli esperti stimano che la metà dei coralli che esistevano all’inizio del XX secolo sia morta.

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