In Cina sono 56 i morti accertati mentre il virus è arrivato in Europa con tre contagiati in Francia. Gli Usa annunciano l'evacuazione dei connazionali dalla città focolaio di Wuhan

Il presidente cinese Xi Jinping lancia ll'allarme sul coronavirus: "La situazione è grave e l’epidemia accelera ma possiamo farcela", ha dichiarato il numero uno del regime di Pechino in una riunione del comitato permanente dei vertici del Politburo, secondo quanto riportato dalla tv di Stato. Il numero delle vittime nel paese è salito a 56. I casi di contagio nel frattempo sono ormai 1400 con i primi pazienti conclamati accertati in Francia. Hong Kong proclama l’emergenza mentre in Australia sono 4 i casi accertati. E potrebbe essere stato il visone l'animale "responsabile di aver diffuso nell'uomo" il coronavirus, secondo una ricerca degli studiosi dell'Università di Pechino.

Tredici città sono state isolate, chiuse la Grande Muraglia e la Città proibita con il cordone sanitario che è stato esteso a un'area che riguarda ora 56 milioni di persone. E le prime misure arrivano anche dagli Usa che stanno evacuando tutti gli americani da Wuhan, città focolaio del virus, dove gli ospedali sono presi d'assalto dagli abitanti che chiedono di essere visitati.

Il ministero della Salute italiano intanto ha smentito qualsiasi contagio accertato in Italia. Nessun caso coronavirus a Napoli, ma una semplice influenza, precisa una nota del dicastero in riferimento ad un possibile terzo caso sospetto di infezione dal virus cinese. Già a Bari e Parma due pazienti si erano rivelati falsi allarmi.

L'Unione europea sta "seguendo da vicino la situazione in via di sviluppo del coronavirus" e ha "indetto una riunione del Comitato per la sicurezza sanitaria lunedì". Lo annuncia su Twitter la commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides, spiegando che l'incontro servirà "per discutere le opzioni di risposta e le esigenze degli Stati membri dell'Ue".

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