Il ministro dell'Interno Seehofer: "Attacco antisemita di simpatizzante di estrema destra". Nel tempio i fedeli stavano celebrando lo Yom kippur. Lanciata anche una granata nel cimitero ebraico vicino. Arrestato un tedesco di 27 anni.

Torna in Germania lo spettro della violenza terroristica e dell'antisemitismo. Un ragazzo tedesco di 27 anni ha attaccato una sinagoga ad Halle, nell'est del Paese, tentando di fare irruzione e poi sparando in vari luoghi vicini. Nel giorno in cui gli ebrei celebrano la festività dello Yom Kippur, nell'edificio religioso c'erano tra 70 e 80 persone, ha riferito un leader della comunità ebraica locale. Due i morti e due i feriti gravi. Le vittime non sarebbero di religione ebraica.

L'attentatore ha fatto un video di 35 minuti dell'attacco con una telecamera montata sulla testa. Nel video, che è stato postato su un sito, lo sparatore dice in inglese, prima di sparare: "La radice di tutti i problemi sono gli ebrei".

E' un "attacco antisemita" probabilmente perpetrato da un simpatizzante del movimento di "estrema destra", ha detto il ministro dell'Interno tedesco Horst Seehofer. "Allo stato attuale delle cose, dobbiamo supporre che si tratti di un attacco antisemita", ha detto in una dichiarazione, aggiungendo che la magistratura sospetta un atto di matrice di "estrema destra".

Per questo, il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha chiesto "alle autorità tedesche di agire in modo deciso contro l'antisemitismo". In serata, Papa Francesco, durante gli incontri del Sinodo sull'Amazzonia in corso in Vaticano, ha ricordato nella preghiera anche le vittime dell'attentato.

Una granata inoltre è stata lanciata nel cimitero ebraico vicino al tempio davanti alla quale è avvenuta la sparatoria in cui almeno due persone sono state uccise. Lo ha riferito Bild, senza conferma della polizia. Le forze di sicurezza hanno invece confermato i due decessi, secondo un bilancio preliminare, e il fatto che gli assalitori siano in fuga a bordo di un veicolo. Le autorità hanno circondato l'area e chiesto agli abitanti di non uscire di casa. La stazione ferroviaria centrale della città è stata chiusa.

La sicurezza è stata rafforzata davanti alle sinagoghe di varie città tedesche, tra cui Berlino, Lipsia e Dresda. L'attacco arriva pochi mesi dopo l'omicidio, nell'Assia, di Walter Lübcke, deputato pro-migranti del partito conservatore Cdu di Merkel

 

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