Scontri anche nella città vecchia. Da domani una nuova "Intifada". Netanyahu esulta: "Altri Paesi seguiranno gli Usa"

Esplode la tensione in Medioriente. All'indomani del riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele da parte del presidente Usa Donald Trump, Hamas ha lanciato un appello a una nuova Intifada e proteste si sono tenute nei Territori palestinesi.

Negli scontri con gli agenti israeliani, scoppiati sia nella Striscia di Gaza che nella Cisgiordania occupata, sono rimasti feriti almeno 31 palestinesi, colpiti secondo fonti mediche sia da proiettili veri che da proiettili di gomma. I dimostranti hanno lanciato sassi e dato alle fiamme copertoni, e i soldati hanno a loro volta lanciato lacrimogeni e proiettili. L'esercito di Israele, inoltre, ha rafforzato la sua presenza in Cisgiordania.

Razzi sono stati lanciati da Gaza contro Israele e, secondo quanto riferisce l'esercito israeliano, solo uno di questi ha colpito il territorio dello Stato ebraico, nel sud, mentre gli altri sono caduti nella Striscia. Un gruppo jihadista salafita di Gaza noto come Brigate Al-Tawheed, che non ha ascoltato l'invito di Hamas a non lanciare razzi, ha rivendicato il lancio di due dei razzi. Ma poco dopo le forze armate israeliane hanno fatto sapere di avere risposto attaccando postazioni di Hamas a Gaza, sottolineando che Israele "attribuisce a Hamas la responsabilità dell'attività ostile perpetrata contro il Paese da Gaza".

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