A 20 anni dalla sua scomparsa, la 'principessa del popolo' resta un'icona e un modello

Il 31 agosto 1997 moriva Lady Diana, in un incidente automobilistico a Parigi. Vent'anni dopo, rimane al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica come prima della sua morte, quando i britannici seguivano maniacalmente la sua vita, dagli abiti che indossava all'impegno nel volontariato, alla vita sentimentale. La biografa reale Sarah Bradford, due decenni fa, azzeccò la sua previsione: Diana Spencer sarebbe rimasta un personaggio chiave della monarchia britannica "più inevitabilmente da morte che se avesse continuato a vivere felice e contenta". Ecco cinque cose da ricordare sulla "principessa del popolo".

1. Diana fu istruita a casa fino all'età di 9 anni, come accade in molte famiglie dell'alta società. Nella famiglia reale l'educazione dei giovani rampolli è condotta tradizionalmente da professori privati, ma quando toccò a lei pensare all'istruzione dei suoi figli, Diana insistette perché il principe William venisse iscritto in una scuola materna di Londra. Il bambino fu così il primo membro della monarchia britannica a frequentare un asilo fuori dalle mura del Palazzo. La decisione della principessa di Galles rientrava nella sua volontà di rendere la vita dei figli più 'normale' possibile.

 

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