Il rischio di nuove elezioni è sempre più concreto se non verrà eletto un nuovo premier

L'ennesima sconfitta di Mariano Rajoy per essere rieletto come premier spagnolo apre ora uno scenario ancora più incerto con ipotesi che vanno da una ricandidatura dello stesso Rajoy, a una candidatura del rivale socialista Pedro Sanchez fino a nuove elezioni il giorno di Natale, le terze in un anno. Il dibattito al Congresso di questi giorni non ha riservato grandi sorprese rispetto alle posizioni già espresse dai vari partiti: esattamente come mercoledì, nella votazione di venerdì sera Rajoy ha ottenuto 170 voti a favore e 180 contrari (l'obiettivo era conquistare 176 seggi). Il leader del partito Popolare, vincitore delle elezioni del 26 giugno con 137 seggi, aveva l'appoggio dei centristi di Ciudadanos (32 seggi) e quello della deputata per le Canarie. Contrari i socialisti, la coalizione di sinistra Podemos e Izquierda Unida e i partiti nazionalisti baschi e catalani.

 

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