Afroamericani in piazza, strade chiuse e scontri con la polizia da Minneapolis a New York

Continuano le proteste degli afroamericani in tutti gli Stati Uniti, con numerosi arresti, tafferugli e feriti in scontri tra polizia e manifestanti. Marce si sono tenute anche ieri nelle principali città del Paese: sabato è stato il terzo giorno di proteste dopo l'uccisione, martedì, di Alton Sterling, 37enne, freddato dalla polizia di Baton Rouge, e quella di Philando Castile, 32enne, in un sobborgo di St Paul in Minnesota.  

Sabato sera centinaia di manifestanti hanno bloccato la I-94, importante arteria che collega Minneapolis e St. Paul. Dopo l'ordine di dispendersi sono state lanciate pietre e bottiglie verso la polizia, con almeno tre agenti feriti. Sono stati utilizzati fumogeni. I manifestanti sul posto hanno riferito che la polizia ha usato anche proiettili di gomma e lacrimogeni. Marcia anche a Baton Rouge, con tafferugli tra polizia in tenuta antisommossa e attivisti Black Panther, molti dei quali avevano con sé fucili da caccia. Trenta sono stati arrestati, tra cui l'attivista ed ex candidato sindaco di Baltimora Deray McKesson.
Proteste anche a Nashville dove i manifestanti hanno bloccato per breve tempo una strada, e a Indianapolis. Una manifestazione a San Francisco ha brevemente bloccato una rampa autostradale, secondo i media locali. Centinaia di manifestanti hanno marciato dal municipio a Union Square a New York. La polizia  ha detto di aver arrestato una dozzina di manifestanti per aver bloccato un'arteria principale della città.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata