"È necessario - aggiunge il papa - costruire la pace là dove la guerra ha portato distruzione e morte"

"Non basta limitarsi a inseguire l'emergenza del momento, ma occorre sviluppare politiche di ampio respiro, non unilaterali". È l'appello di Papa Francesco al mondo perché affronti l'emergenza delle migrazioni. Il Papa parla dal porto di Mytilene, nell'isola greca di Lesbo, dove ha incontrato la cittadinanza e la comunità cattolica, dopo l'incontro con i profughi del campo di Mòria.  "È necessario – aggiunge il Papa – costruire la pace là dove la guerra ha portato distruzione e morte, e impedire che questo cancro si diffonda altrove. Per questo bisogna contrastare con fermezza la proliferazione e il traffico delle armi e le loro trame spesso occulte; vanno privati di sostegno quanti perseguono progetti di odio e violenza. Va invece promossa senza stancarsi la collaborazione tra Paesi, organizzazioni internazionali e le istituzioni umanitarie, non isolando ma sostenendo chi fronteggia l'emergenza".
 

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