La moglie di Gunnlaugsson possiederebbe una compagnia offshore con partecipazioni nelle banche islandesi fallite
Il primo ministro dell'Islanda, Sigmundur David Gunnlaugsson, ha annunciato le proprie dimissioni due giorni dopo lo scandalo 'Panama Papers' che l'ha travolto. La decisione è stata presa durante una riunione del suo partito Progressista, secondo quanto riportano i media locali, a poche ore dalla richiesta del primo ministro al presidente Ólafur Ragnar Grímsson di sciogliere il Parlamento. Gunnlaugsson è stato eletto nel 2013 con l'appoggio del partito dell'Indipendenza il cui leader Bjarni Benediktsson, attuale ministro delle Finanze, risulta coinvolto nello scandalo. Il premier ha chiesto lo scioglimento del Parlamento dopo che l'opposizione ha chiesto un voto di sfiducia nei confronti del governo. Gunnlaugsson ha subito forti pressioni affinché si dimettesse a causa delle rivelazioni contenute nei Panama Papers in cui viene affermato anche che sua moglie possiederebbe una compagnia offshore con massicce partecipazioni nelle banche islandesi fallite. Gunnlaugsson continuerà a guidare il suo partito, che ha proposto l'attuale ministro dell'Agricoltura, Sigurour Ingi Jóhansson, come nuovo primo ministro. Le dimissioni arrivano dopo la protesta di oltre 10mila persone che hanno manifestato nel centro di Reykjavik per chiedere le dimissioni del premier.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata