I tre contano assieme 104.658 compagnie coinvolte, quasi la metà delle 214mila rivelate

Hong Kong, Svizzera e Regno Unito appaiono come i Paesi più "attivi" nelle operazioni rivelate dai Panama Papers, diffusi dal Consorzio internazionale dei giornalisti investigativi (ICIJ). Secondo tali informazioni, sono più di 1.200 le compagnie svizzere che figurano tra i 14mila banche, studi legali e altri intermediari che avrebbero aiutato a creare società di comodo, sospettate di aver l'obiettivo di occultare fondi e riciclare denaro. Solo Hong Kong e Regno Unito hanno numeri più alti, rispettivamente con 2.200 e 1.900 imprese. Gli intermediari svizzeri, secondo i documenti, sono secondi solo a Hong Kong in quanto ad attività: avrebbero contribuito alla creazione di oltre 34.300 compagnie di comodo, il 16% del totale portato allo scoperto. In tutto, Hong Kong, Svizzera e Regno Unito contano assieme 104.658 compagnie, quasi la metà delle 214mila rivelate.

Le banche svizzere Ubs, Credit Suisse (attraverso una sussidiaria) e HSBC Svizzera compaiono tra le oltre 500 banche che hanno registrato quasi 15.600 imprese fantasma con lo studio panamense Mossack Fonseca. La mole di dati include 11,5 milioni di documenti relativi a quasi 40 anni di lavoro dello studio, con informazioni relative a oltre 214mila imprese offshore in tutto il mondo. Sono coinvolti circa 140 politici e funzionari di diversi Paesi, tra cui 12 attuali o ex leader mondiali.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata