"Apple parteciperà volentieri a questo sforzo", ha dichiarato la compagnia.

Apple, opponendosi alla richiesta del governo americano perché sblocchi l'iPhone usato da un killer di San Bernardino, ha invocato la creazione di una commissione governativa o di un gruppo di esperti che discutano le implicazioni in ambiti come sicurezza nazionale e libertà personali. "Apple parteciperà volentieri a questo sforzo", ha dichiarato la compagnia.
 

VIRALE SUL WEB L'attentato terroristico di San Bernardino, in California, compiuto lo scorso 2 dicembre e il No di Apple sono diventati virali sul web. Lo rivela Data Web (Gruppo Data Stampa) che monitora quotidianamente il mondo web e social, indagando attraverso il sistema PicoWeb le notizie più virali della rete: il numero di azioni di engagement che gli internauti italiani hanno creato, in poco meno di una settimana, sono oltre 250.000 attorno alla vicenda. In questa brutta storia, ciò che forse intriga gli utenti è il retroscena da fiction creatosi attorno al rinvenimento dello smartphone di uno dei killer: l'Fbi ha chiesto agli ingegneri Apple una nuova versione del sistema operativo in grado di creare un accesso secondario (backdoor) al device così da poter recuperare tutto quanto all'interno dell'iPhone. La risposta negativa da parte degli ingegneri di Cupertino sta generando un gran polverone mediatico. Secondo Cook, lavorare su un nuovo iOS che possa aggirare il sistema di sicurezza "creerebbe un precedente pericoloso". Da qui l'opposizione all'ordine che nei giorni scorsi era arrivato da un giudice californiano. In un comunicato ufficiale Apple ha fatto sapere che non se ne fa niente: "Sappiamo che è importante, ma riteniamo di dover far sentire la nostra voce di fronte a ciò che vediamo come un eccesso da parte del governo Usa". 

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