Bruxelles (Belgio), 5 dic. (LaPresse/EFE) – La decisione dello scorso 21 novembre da parte del governo del Belgio di innalzare l’allerta terroristica nella regione di Bruxelles al livello 4, il più alto, fu dovuta al fatto che vennero intercettati dei messaggi uno dei quali minacciava un attacco imminente alla metropolitana della capitale. Lo riporta il quotidiano belga La Dernière Heure.
All’alba di sabato 21 novembre il governo belga del premier Charles Michel prese la decisione parlando di una minaccia terroristica “seria e imminente”; in poche ore il Centro di crisi del Belgio raccomandò alle autorità di cancellare le partite di calcio, sospendere i grandi eventi pubblici, chiudere negozi e musei, annullare concerti e interrompere la circolazione delle linee della metro a Bruxelles.
Precisamente, secondo La Dernière Heure, all’origine della decisione c’è stato un primo messaggio di testo inviato alla polizia, in cui si avvertiva di un attentato imminente nella metro di Bruxelles. Inoltre domenica 22 novembre i servizi di intelligence belgi hanno intercettato un secondo messaggio, questa volta scambiato fra due sospetti terroristi, in cui si diceva: “Ci prenderanno. Dobbiamo farlo prima di domani”.
Fu quel giorno che il premier belga decreò fino a nuovo ordine la chiusura di scuole e università a Bruxelles e decise di mantenere chiuse le stazioni della metropolitana. Quel giorno Michel parò ai media di un possibile “attentato come quello di Parigi” del 13 novembre, in cui morirono 130 persone.
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