Ramallah (Cisgiordania), 3 ago. (LaPresse/Xinhua) – L’Autorità nazionale palestinese (Anp) ha sottoposto alla Corte penale internazionale dell’Aia (Cpi) il caso del bambino di 18 mesi rimasto ucciso venerdì nell’incendio della sua casa, appiccato da presunti nazionalisti ebrei. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri dell’Anp, Riyad al-Maliki, spiegando che “il caso include fatti legati al reato dell’incendio appiccato da ebrei alla casa della famiglia Dawabsha e l’uccisione di loro figlio Ali”. “Il caso è stato preparato per intero dal nostro ministero”, ha proseguito al-Maliki, aggiungendo che nei documenti presentati alla Cpi ci sono anche elementi “legati alle azioni terroristiche negli insediamenti israeliani contro la popolazione palestinese, come documenti, mappe e foto”.
“I documenti inviati alla procuratrice della Cpi sono un’aggiunta a quelli che abbiamo presentato alla corte il 25 giugno a proposito dell’ultima offensiva militare israeliana su Gaza, sugli insediamenti e sui prigionieri palestinesi nelle prigioni di Israele”, ha concluso il ministro.
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