Bucarest (Romania), 25 dic. (LaPresse/AP) – Circa 15 romeni nostalgici del periodo comunista si sono radunati oggi alla tomba dell’ex dittatore della Romania Nicolae Ceausescu e della moglie, nel cimitero di Ghencea, nel 25esimo anniversario della loro esecuzione. I due furono infatti processati e la loro esecuzione avvenne il giorno di Natale di 25 anni fa. Il governo di Ceausescu, durato 24 anni, fu caratterizzato negli ultimi anni da carenze di cibo e blackout di energia, oltre che dall’assenza di libertà, ma i nostalgici sottolineano che in quel periodo c’era maggiore sicurezza.
“Dopo che il comunismo è finito siamo stati governati da ladri e banditi”, dice ad Associated Press Caltea Oprea, ingegnere in pensione, mentre tiene in mano due candele di cera d’api e la sua sciarpa rossa, che definisce un simbolo del comunismo. “Ceausescu non era perfetto, ma il comunismo era un male necessario; tutti avevano un lavoro e una casa”, ha aggiunto.
Questa settimana il presidente della Romania, Klaus Iohannis, ha chiesto un’indagine sull’uccisione di oltre 1.100 persone durante la rivolta che portò alla caduta di Ceausescu. Le morti avvennero per colpi d’arma da fuoco, per accoltellamento o perché le persone furono investite da veicoli militari. Da allora la Romania ha applicato riforme democratiche ed economiche, ma non è stata fatta alcuna reale indagine sulle sparatorie contro manifestanti disarmati durante la rivolta. “Il fatto che ci siano persone che oggi sono libere e hanno le mani insanguinate per avere commesso crimini sotto il comunismo e nella rivoluzione mostra che siamo, come società, incapaci di punire i colpevoli”, ha detto Iohannis questa setttimane nel discorso di insediamento alla presidenza.
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