Izvaryne (Ucraina), 22 ago. (LaPresse/AP) – Il Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr) non sta scortando il convoglio russo di aiuti umanitari diretto nell’est dell’Ucraina perché non ha ricevuto garanzie sufficienti sulla sicurezza. Lo riferisce la stessa Croce rossa su Twitter. “Non abbiamo ricevuto garanzie sufficienti sulla sicurezza dalle parti coinvolte nei combattimenti”, afferma. Il fatto che la Croce rossa dovesse scortare i camion russi in territorio ucraino era stato previsto per placare i timori che Mosca potesse utilizzare la missione umanitaria come pretesto per un’invasione, con l’invio di rinforzi ai separatisti filorussi nell’est dell’Ucraina.

I primi camion del convoglio russo sono entrati stamattina in territorio ucraino e un comandante dei ribelli che si trovava sul posto, che si è identificato solo con il nome in codice Kot, ha riferito che sono diretti a Luhansk. Poco dopo avere lasciato la città di frontiera di Izvaryne, il convoglio ha imboccato la principale strada che porta a Luhansk, ma poi si è diretto verso nord in una strada di campagna e ha parcheggiato nel villaggio di Uralo-Kavkaz. Anche questa strada porta a Luhansk e probabilmente consente di evitare le zone controllate dalle truppe governative ucraine. Pare infatti che i camion si siano mossi senza l’approvazione di Kiev, ma i termini della questione non sono chiari. “La parte russa ha deciso di agire” e “la nostra colonna di aiuti umanitari sta cominciando a muoversi in direzione di Luhansk”, recita una dichiarazione pubblicata sul sito del ministero degli Esteri russo. Mosca accusa inoltre l’Ucraina di “ritardi senza fine” e di continuare a bombardare zone residenziali attraverso le quali il convoglio dovrebbe passare, rendendo impossibile il suo viaggio. I camion erano fermi alla frontiera per controlli da oltre una settimana.

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