Gaza (Striscia di Gaza), 4 ago. (LaPresse/AP) – Le forze israeliane hanno preso di mira una casa a Gaza City, uccidendo una bambina di otto anni e ferendo 30 palestinesi minuti dopo l’inizio del cessate il fuoco umanitario. Lo sostengono funzionari sanitari, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Maan. Il portavoce del ministero della Salute di Gaza, Ashraf al-Qidra, ha affermato che un attacco aereo ha colpito la casa della famiglia al-Bakri nel campo al-Shati, uccidendo la bambina di otto anni Aseel Muhammad al-Bakri e causando il ferimento di 30 persone. I feriti, tra i quali ci sono bambini, sono stati trasportati presso l’ospedale al-Shifa di Gaza.
Meno di un’ora dopo le forze israeliane hanno colpito una casa nell’accampamento al-Nuseirat nel centro della Striscia di Gaza, causando dei feriti, secondo quanto riporta un giornalista di Maan. Una portavoce dell’esercito israeliano ha riferito che sta esaminando gli incidenti. Israele ha annunciato una tregua umanitaria dalle 10 di mattina (ora locale) alle 17 di oggi (ora locale).
LA TREGUA. L’esercito israeliano aveva annunciato una tregua umanitaria di sette ore a partire dalle 10 di questa mattina (ora locale) nella Striscia di Gaza. La tregua, è stato spiegato, non sarebbe stata valida nelle zone dove i soldati stanno ancora operando. L’esercito ha precisato che risponderà a qualsiasi attacco in questa finestra temporale.
ISRAELE UCCIDE LEADER ISLAMICO. Un attacco aereo israeliano ha ucciso un leader militante nella Striscia di Gaza. Il gruppo della Jihad islamica, stretto alleato di Hamas, ha reso noto che il suo comandante nella parte nord della Striscia, Daniel Mansour, è morto quando un attacco israeliano ha colpito la sua abitazione subito prima dell’alba.
Nella notte forze israeliane hanno effettuato nuovi attacchi aerei mentre carri armati e cannoniere dell’esercito hanno lanciato decine di colpi di artiglieria, prendendo di mira case, appezzamenti terrieri e zone aperte, secondo quanto riferito dalla polizia di Gaza. Secondo le fonti palestinesi jet da combattimento israeliani hanno distrutto tre moschee, nove case, cinque rifugi in riva al mare e un magazzino per materiali da costruzione.
POLIZIA DI GAZA. La polizia di Gaza ha aggiunto che le navi della marina israeliana si sono anche avvicinate alla costa settentrionale della Striscia e i soldati hanno cercato di arrivare a terra. Sul terreno inoltre ci sono stati sconti nella città meridionale di Rafah e a sudest di Gaza City, ha fatto sapere la polizia. L’esercito israeliano non ha fornito commenti immediati. Intanto è salito a 1800 palestinesi morti il bilancio nella Striscia.
Funzionari Onu affermano che oltre tre quarti delle vittime nella guerra erano civili, incluse le 10 persone rimaste uccise ieri quando è stata colpita una scuola di Rafah usata dalle Nazioni Unite come rifugio.
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