Il Cairo (Egitto), 8 ott. (LaPresse/AP) – I sostenitori di Mohammed Morsi avevano messo in guarda da possibili “attacchi terroristici” nel caso in cui il presidente fosse stato rimosso dal potere. Lo ha detto il ministro della Difesa e capo dell’esercito egiziano, il generale Abdel-Fatah el-Sissi, in un’intervista al quotidiano Al-Masry Al-Youm. Il generale spiega inoltre di aver parlato ripetutamente allo stesso Morsi prima del colpo di Stato del 3 luglio, per provare a risolvere la crisi politica del Paese. Quindi aggiunge che dieci giorni prima della caduta del presidente, l’uomo forte dei Fratelli musulmani, Khairat el-Shater, disse che se Morsi fosse stato deposto, gli islamisti su cui la Fratellanza non aveva il controllo avrebbero scatenato degli attacchi. Ieri una serie di attacchi contro le forze militari e della sicurezza egiziane hanno provocato la morte di nove soldati. Le azioni potrebbero essere una risposta dei militanti islamici alla giornata di sangue di domenica, quando oltre 50 persone sono morte nel corso degli scontri scoppiati nelle manifestazioni dei sostenitori di Morsi.

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