Bali (Indonesia), 7 ott. (LaPresse/AP) – L’operazione di cattura di Nazih Abdul-Hamed al-Ruqai, noto come Anas al-Libi, avvenuta sabato a Tripoli, in Libia, è stata legittima, perché il sospetto era un “obiettivo appropriato” per l’esercito Usa e ora affronterà la giustizia in un tribunale. Lo ha detto il segretario di Stato Usa John Kerry, rispondendo alle richieste di chiarimento della Libia in merito all’operazione. È importante non “simpatizzare” con i terroristi, ha aggiunto Kerry da Bali, dove si trova per il vertice dell’Apec.

“Spero – ha detto il segretario di Stato – che nel mondo ci sia la percezione che le persone responsabili di atti di terrore e incriminate in modo appropriato dai tribunali sappiano che gli Stati Uniti d’America faranno tutto quanto in loro potere di legale e appropriato per applicare la legge e proteggere la sicurezza”. “Un’incriminazione è un’accusa e – ha concluso Kerry – nel nostro sistema legale l’imputato è presunto innocente fino alla comprovata colpevolezza. Ora (al-Libi, ndr) avrà l’opportunità di difendersi” davanti alla giustizia.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata