Srinagar (India), 10 ago. (LaPresse/AP) – Non cala la tensione nella porzione indiana del Kashmir, dove ieri due persone sono morte e altre 24 sono rimaste ferite negli scontri tra popolazione induista e musulmana. Nuovi scontri sono scoppiati oggi a Paddar, dove tre persone sono rimaste ferite e i gruppi rivali hanno dato fuoco ad alcune case. Il villaggio si trova a circa 50 chilometri a nord della città di Kishtwar, dove ieri si sono verificati i disordini. Oggi, spiega un funzionario di polizia a condizione di anonimato, le forze di sicurezza sono entrate a Paddar per controllare la situazione. Le tre persone che hanno riportato ferite da arma da fuoco sono state evacuate in elicottero in un vicino ospedale.

Questa mattina, gli agenti avevano sparato colpi di arma da fuoco per far rispettare il coprifuoco a Kishtwar e respinto le persone uscite dalle proprie case, dopo i disordini di ieri. In città diversi negozi, due hotel e una stazione di servizio sono state date alle fiamme dalla folla. Le vittime degli scontri di ieri, spiega un funzionario di polizia rimasto anonimo, sono un musulmano bruciato vivo e un induista morto per ferite da arma da fuoco. Altre 24 persone sono state portate in ospedale ma non sono in pericolo di vita. “Il coprifuoco – afferma Prasad – è strettamente fatto osservare. Non abbiamo alcuna possibilità visto che la situazione potrebbe avere serie ramificazioni nell’intero Stato”.

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