Madrid (Spagna), 23 giu. (LaPresse/AP) – Una donna di 26 anni è stata arrestata ad Alicante, in Spagna, perché sospettata di aver provato a uccidere il figlio appena nato, gettandolo nello scarico del palazzo dove abita. Lo rende noto il ministero dell’Interno, spiegando che il bambino di due giorni, che aveva ancora il cordone ombelicale attaccato ed era stato avvolto in sacchi di plastica, è stato salvato. Si trova in condizioni serie, ma non è in pericolo di vita. Non è chiaro quando siano avvenuti esattamente i fatti, ma il piccolo potrebbe essere rimasto per circa 40 ore in un punto dove i tubi di scarico dell’edificio convergono in un tombino di un metro quadro in un cortile. A dare l’allarme è stato un vicino, che alle 2 di notte ha avvertito i vigili del fuoco, pensando che ci fosse un gattino intrappolato nella fogna. Ma quando sono arrivati i soccorsi è stato scoperto il bambino, che pesa 2,1 chilogrammi. Il piccolo ha subito una frattura a un braccio e presenta altre ferite.

Il ministero in una nota spiega che gli investigatori sono riusciti a determinare che la donna viveva nell’edificio ma era stata ricoverata in ospedale ad Alicante venerdì, dopo aver detto ai medici di aver avuto un aborto. Quando la polizia è arrivata in ospedale per interrogarla, la donna ha riconosciuto di aver provato a sbarazzarsi del bambino all’inizio della gravidanza, ma di non avere in soldi per un aborto. Ora è stata messa in stato di arresto ed è stata aperta un’indagine per capire se abbia agito da sola.

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