Reykjavik (Islanda), 28 apr. (LaPresse/AP) – L’Islanda vira a destra. Con la maggior parte dei voti conteggiati, i partiti Progressista e per l’Indipendenza, di centro-destra, hanno ottenuto 19 seggi ciascuno del Parlamento, composto da 63 seggi. Gli islandesi hanno scelto dunque di ridare il potere ai partiti di centro-destra euroscettici che erano al potere durante la crisi che ha portato al fallimento delle banche del Paese. Sconfitta invece la coalizione di centro-sinistra che ha guidato l’Islanda negli ultimi quattro anni: i socialdemocratici hanno ottenuto nove seggi, mentre Sinistra-Verdi ne ha raggiunti sette. Sei seggi vanno, secondo questi ultimi risultati, al partito pro-Ue Futuro luminoso e tre al Partito dei pirati. Il prossimo governo sarà guidato o dal leader dei progressisti, Sigmundur David Gunnlaugsson, e quello del partito per l’Indipendenza, Bjarni Benediktsson. La premier uscente Johanna Sigurdardottir, socialdemocratica, aveva comunque annunciato che si sarebbe ritirata dopo il voto.

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