Parigi (Francia), 19 feb. (LaPresse/AP) – Le autorità del Mali stanno investigando sulle accuse di torture, omicidi e rappresaglie che i soldati avrebbero commesso durante i combattimenti contro i militanti islamici nel nord del Paese. Lo rende noto il ministro degli Esteri maliano, Tieman Coulibaly, rispondendo alle crescenti preoccupazioni riguardanti presunti abusi commessi dall’esercito. Parlando da Parigi con Associated Press, Coulibaly ha confermato che quattro di cinque specifici casi di “atrocità” commessi dalle truppe maliane sono al momento sotto inchiesta formale. Alla domanda se il debole governo del Mali sia in grado di eseguire un’indagine completa ed equa, Coulibaly ha risposto: “E’ dura”. Testimoni e gruppi per i diritti umani affermano che le truppe maliane stiano prendendo di mira in particolare arabi e tuareg.

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