Wadi Dinar (Libia), 23 ott. (LaPresse/AP) – Combattimenti tra miliziani filogovernativi e lealisti di Muammar Gheddafi sono in corso a Bani Walid, roccaforte del regime dell’ex colonnello libico ucciso l’anno scorso. Cecchini hanno preso posizione sugli edifici più alti del centro città, da cui hanno aperto il fuoco sui combattenti vicini al governo, appostati in periferia. Gli scontri sono scoppiati dopo la breve pausa di ieri. Alcuni medici scappati da Bani Walid hanno riferito ad Associated Press che l’ospedale della città non è funzionante, mentre lavoratori stranieri hanno camminato per 20 chilometri per sfuggire agli spari.

Il comandante di una milizia filogovernativa rende noto che l’offensiva finale per la presa di Bani Walid è stata posticipata per paura di colpire i civili rimasti bloccati nell’area. I combattimenti a Bani Walid si sono intensificati dopo l’omicidio di Omran Shaaban, indicato come il primo combattente ribelle a trovare Gheddafi a ottobre 2011. L’uomo è stato torturato dai lealisti dell’ex raìs ed è deceduto a fine settembre per le gravi ferite. A un anno dalla caduta di Gheddafi la Libia appare ancora divisa tra milizie rivali, tribù e sostenitori armati dell’ex regime.

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