(Finanza.com) L´arrivo delle festività natalizie e lo stallo nelle trattative per evitare il “fiscal cliff” spingono al ribasso i listini statunitensi. Dopo l’ottimismo degli ultimi giorni, gli operatori iniziano a valutare la possibilità che democratici e repubblicani non riescano a trovare un’intesa.

Le tensioni innescate dal possibile “baratro fiscale” hanno fatto passare in secondo piano le indicazioni migliori delle attese arrivate dagli indici relativi gli ordini di beni durevoli (+0,7%) e i redditi personali (+0,6%). Sotto le stime (e la rilevazione preliminare) l’indice della fiducia dei consumatori preparato dall’Università del Michigan, sceso a dicembre a 72,9 punti.

Il Dow Jones ha così chiuso in calo dello 0,91% a 13.190,84 punti, -0,94% per lo S&P a 1.430,15 e -0,96% del Nasdaq che si ferma a 3.021,01. A livello di singole performance spicca il -22,15% messo a segno da Research in Motion che nel terzo trimestre ha registrato il primo calo del numero di abbonati della sua storia (da 80 a 79 milioni).

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