La trasmissione ha mostrato un documento che invitava a non inserire gli scenari di probabilità sul prospetto degli strumenti finanziari

"La Consob non ha mai abrogato l'obbligo di inserire gli scenari probabilistici di rendimento nei prospetti informativi delle obbligazioni bancarie per il semplice fatto che non è mai stato introdotto, né a livello nazionale né a livello europeo, alcun obbligo di includere nei prospetti questa informativa". Il presidente della Consob, Giugeppe Vegas, risponde così a un servizio trasmesso domenica scorsa dalla trasmissione Report in cui veniva mostrato un documento della divisione emittenti della Consob che invitava a non inserire gli scenari di probabilità sul prospetto degli strumenti finanziari.

Vegas spiega che "nel 2009 la Consob ha ritenuto di verificare se, su base esclusivamente volontaria e senza stabilire alcun obbligo, nei prospetti informativi dei bond potessero essere riportati gli scenari probabilistici di rendimento". "A questo fine – continua la nota – il 14 luglio dello stesso anno la Commissione ha pubblicato un documento di consultazione pubblica volto a valutare se raccomandare o meno l'inserimento degli scenari nei prospetti informativi".

Il presidente precisa che la Consob all'epoca in carica non ritenne di adottare la raccomandanzione per la "forte contrarietà" espressa dal mercato nella consultazione e per "l'evoluzione del quadro giuridico europeo". La Consob, ricostruisce Vegas, non ha quindi mai adottato una raccomandazione in materia né nel 2009 né successivamente. L'orientamento è stato poi confermato dalla Commissione in varie decisioni successive, prese fra settembre e ottobre 2010 e relative all'approvazione di prospetti informativi su obbligazioni subordinate, che non contenevano gli scenari.

A marzo 2011 una nota di Assonime segnalava che la Consob richiedeva che gli scenari fossero inclusi nei prospetti "come condizione per accelerarne l'approvazione" malgrado la raccomandazione non fosse stata adottata.

La risposta degli uffici è contenuta, tra l'altro, nella Nota Informativa del 3 maggio 2011, curata dalla Divisione Emittenti e presentata da Report come la presunta prova della volontà del presidente Vegas di "abolire gli scenari".

"Questa rappresentazione travisa e distorce la realtà dei fatti", sottolinea ancora il numero uno della Commissione: "Il presidente, in quella occasione, ha richiamato l'attenzione degli uffici sulla necessità di dare piena attuazione alle decisioni della Commissione, unico organo deputato all'approvazione dei prospetti informativi". A partire dal 2012 la disciplina europea è cambiata nuovamente, meglio precisando il contenuto obbligatorio e vincolante dei prospetti. "I regolatori nazionali non hanno il potere di imporre l'inserimento in via generale degli scenari nei documenti d'offerta di azioni e obbligazioni", sottolinea ancora Vegas.

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