La disoccupazione negli Stati Uniti è rimasta stabile a febbraio al 4,9%, con l'economia che ha generato 242 mila nuovi posti di lavoro il mese scorso. Lo riferisce il dipartimento del Lavoro. Il tasso è rimasto ai minimi da otto anni. Gli economisti interpellati da Reuters si aspettavano un aumento dei posti di lavoro di 190 mila unità. Il governo Usa ha rivisto al rialzo di 30 mila posti gli impieghi aggiunti tra dicembre e gennaio. L'unico neo della relazione del dipartimento del Lavoro è il calo di 3 cent del salario orario medio, che porta comunque al +2,2% il tasso di crescita delle retribuzioni su base annua.

A febbraio gli aumenti di posti di lavoro nei comparti non agricoli hanno riguardato la maggior parte dei settori. I servizi hanno creato 245.000 posti di lavoro dopo l'aggiunta di 153.000 posti di gennaio. L'estrazione mineraria è in controtendenza e ha perso altri 18.000 posti di lavoro, dopo il calo di 9.000 posizioni a gennaio. Dal picco di settembre 2014, l'estrazione mineraria ha perso 171.000 posti di lavoro, con tre quarti delle perdite nelle attività di supporto, soprattutto per i cali di materie prime e petrolio. La manifattura ha aggiunto 16.000 posti a febbraio, invertendo a sorpresa la tendenza di gennaio.

La presidente della Fed, Janet Yellen, ha detto che l'economia ha bisogno di creare poco meno di 100.000 posti di lavoro al mese per tenere il passo con la crescita della popolazione in età lavorativa. Il tasso di partecipazione della forza lavoro Usa è aumentato di 2 decimi di punto al 62,9%.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse
 

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