New York (New York, Usa), 20 mag. (LaPresse/Reuters) – Ubs si è dichiarata colpevole di manipolazione dei tassi di cambio e ha accettato di pagare 545 milioni di dollari ai regolatori statunitensi per lo scandalo del forex e della manipolazione del tasso Libor. La sanzione alla banca svizzera dovrebbe essere solo la prima di un totale di 5 miliardi di dollari di multe che attese da ulteriori accordi con altre quattro banche dei regolatori del mercato di Stati Uniti e Gran Bretagna. Si tratta delle americane JPMorgan e Citigroup e dellle britanniche Barclays e Royal Bank of Scotland. Ubs ha dovuto dichiararsi colpevole non solo della manipolazione del tasso di cambio del trading sulle valute estere, per cui è arrivata la multa da 342 milioni di dollari dalla Fed, ma pure per lo scandalo sui livelli falsati del tasso interbancario Libor, che costa alla banca svizzera i restanti 203 milioni da versare al dipartimento di Giustizia Usa. Ubs ha fatto sapere che le sanzioni sono molto inferiori a quanto previsto dalla banca e che accantonamenti adeguati sono già stati fatti, per questo le transazioni non peseranno sui conti del secondo trimestre. In totale l’istituto svizzero ha dovuto pagare 2,84 miliardi di dollari per lo scandalo forex e la manipolazione del Libor. I regolatori avevano già multato sei banche per complessivi 4,3 miliardi di dollari nell’ultimo anno per non aver fermato i propri trader colpevoli dei fatti contestati.

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