Respinta la domanda cautelare per "l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia" del comunicato del 22 luglio

 Il Tar del Lazio ha respinto la domanda cautelare per "l'annullamento, previa sospensione dell'efficiacia" del comunicato della Consob del 22 luglio scorso, presentato da Imh nell'ambito della vicenda dell'offerta pubblica di acquisto e scambio lanciata da Urbano Cairo su Rcs. In quella la data, ad offerta conclusa, la commissione valutò gli esposti presentati contro l'offerta di Cairo, ma non ritenne ci fossero elementi per sospendere cautelarmente l'offerta stessa. Il Tar, nell'ordinanza odierna, sottolinea come "il limite di intervento della Consob nella fattispecie in esame (Opa volontaria) appare chiaramente delineato dalla specifica normativa di riferimento, che non consente l'esercizio del potere cautelare/repressivo al di fuori del periodo di pendenza dell'offerta". Inoltre, ricorda il tribunale amministrativo, "una volta conclusa l'offerta, viene meno l'utilità e la stessa possibilità di un intervento cautelare del giudice amministrativo, che sarebbe sostanzialmente privo di oggetto, quanto all'esercizio del predetto potere cautelare/repressivo".

 

Quindi, spiega il Tar "non sussiste, alla luce delle precedenti considerazioni, un pregiudizio grave e irreparabile tale da imporre i provvedimenti" richiesti e che quindi "la domanda cautelare deve quindi essere respinta". Per il Tar però "appare nondimeno opportuna la sollecita fissazione dell'udienza di merito, attesa la rilevanza della questione, anche in considerazione degli 'approfondimenti' che, come emerge dagli atti di causa, la Consob sta tuttora effettuando con riferimento a profili significativi per il presente contenzioso (e di cui l'Autorità di Vigilanza dovrà dare conto con apposita documentata relazione da depositarsi tempestivamente ai fini del rispetto dei termini di rito)". Perciò "il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Seconda Quater) respinge la domanda cautelare" ed ha fissato per la trattazione del merito della causa l'udienza pubblica del 5 dicembre 2016.

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