(Finanza.com) L’accordo in extremis raggiunto negli Usa per scongiurare il fiscal cliff ha dato sprint ai mercati nella seduta inaugurale del 2013 con Piazza Affari che si è portata sui nuovi massimi dal marzo dello scorso anno. L’azionario milanese si è giovato anche del forte ritracciamento dello spread Btp/Bund. Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund è sceso ai livelli più bassi dallo scorso marzo, andando anche sotto il livello di 287 indicato da Mario Monti come suo personale obiettivo poiché pari a metà dei 574 punti a cui viaggiava il differenziale quando il governo tecnico si insediò alla guida del Paese.
L’indice Ftse Mib ha chiuso in rialzo del 3,81% a 16.893 punti, livello più alto dal marzo 2012. Rialzo del 3,39% per il FTSE Italia All Share. In prima fila i titoli bancari, principali beneficiari del netto calo dello spread. Bper è salita del 6,31%, +5,77% per Intesa Sanpaolo e +5,36% per Ubi Banca. Inizio d’anno spumeggiante per Mediaset (+5,72%). Riflettori anche sulle utility con A2A in prima fila (+5,74%) spinta dalle indiscrezioni riportate dal Sole 24 Ore circa l’interesse di F2i a rilevare una quota di minoranza di A2A Ambiente, la newco dove A2a intende concentrare le attività di gestione dei rifiuti e poi cederne una quota per abbattere il debito e finanziare i piani di investimento.

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