Bruxelles (Belgio), 22 giu. (LaPresse) – E’ stato diffuso oggi il rapporto dei 5 presidenti dell’Ue che delinea le linee guida per la riforma e il completamento dell’Unione economica e monetaria. Il rilascio del rapporto era previsto al summit Ue di inizio estate, mentre è stato anticipato in concomitanza con il vertice straordinario dei capi di Stato e di governo sull’emergenza Grecia.

Il rapporto – firmato dal presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, insieme con il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, quello dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, quello della Bce, Mario Draghi, e il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz – delinea le modalità per rafforzare l’Ue di fronte a possibili schock sistemici in tre fasi di attuazione, spingendo in particolare sull’avvio di “un nuovo processo di convergenza per tutti gli Stati membri dell’area dell’euro” che prevede ulteriori cessioni di sovranità e la nascita di un Tesoro dell’eurozona.

Nella prima fase, che va dal primo luglio alla fine di giugno del 2017, le istituzioni dell’Ue e gli Stati membri dell’area dell’euro dovranno “costruire” nel quadro e con gli strumenti esistenti e fare “il miglior uso possibile” dei trattati in vigore. In poche parole, spiega il rapporto, questo comporta “un aumento della competitività e della convergenza strutturale”, completando l’Unione finanziaria, “conseguendo e mantenendo politiche fiscali responsabili” a livello nazionale e di eurozona e “migliorando la responsabilità democratica”. La seconda fase, che si baserà su un ‘libro bianco’ che la Commissione Ue presenterà nella primavera del 2017, servirà a mettere a punto “misure concrete di natura più ampia” per completare l’architettura istituzionale dell’Unione economica e monetaria. Per accelerare il processo di convergenza tra gli Stati sarà costituito un Tesoro dell’eurozona e saranno fissati obiettivi sulle riforme legalmente vincolanti. “Al più tardi entro il 2025” sarà completata la terza e ultima fase, quella che finalizza una Uem “profonda e reale” che porti a un futuro “stabile” e “prospero” per tutti i cittadini dell’Ue che condividono la moneta unica, che diventi “attraente per gli altri Stati membri”.

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