Roma, 21 nov. (LaPresse) – “Il punto più critico sulla questione della produttività e sul documento costruito dalle imprese è che si determina una riduzione dei salari reali dei lavoratori in una stagione in cui è già in atto per diversi motivi”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, nel corso di una conferenza stampa presso la sede di corso d’Italia, in merito all’accordo sulla produttività che la Cgil non ha firmato, a differenza delle altre parti sociali.

“Dentro le logiche del contratto nazionale – ha aggiunto Camusso – ci sono quote economiche spostate al secondo livello e quindi il contratto nazionale non ha più la funzione di tutela del salario reale e del potere d’acquisto”.

“Il governo – ha sottolineato – ha fatto una scelta di politica economica, coerente con quelle fatte dal governo fin ora, che scaricano sul lavoro i costi della crisi e le scelte per uscire dalla crisi. Si sta facendo una politica di abbassamento dei redditi da lavoro”.

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