Milano, 9 gen. (LaPresse) – Chiusura in forte calo per Piazza Affari, trascinata a fondo dal comparto bancario. Il Ftse Mib perde l’1,67 a 14.401,55 punti e il Ftse All-Share lascia l’1,87% a 15.236,46 punti. Oggi, a seguito del bilaterale tra il presidente francese, Nicolas Sarkozy, e la cancelliera tedesca, Angela Merkel, Francia e Germania hanno chiesto di accelerare già a fine gennaio con il patto di bilancio Ue e i due Paesi si sono trovati d’accordo sulla necessità della Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie. In questo contesto, chiusura in ribasso per le principali Borse europee. L’indice Ftse 100 di Londra cede lo 0,66% a 5.612,26 punti, il Dax di Francoforte lascia lo 0,67% a 6.017,23 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un ribasso dello 0,31% a 3.127,69 punti. A Madrid, l’indice Ibex perde lo 0,12% a 8.278,9 punti.

A Milano sotto i riflettori c’è il primo giorno di aumento di capitale da 7,5 miliardi di Unicredit, che chiude in forte calo. Il titolo di Piazza Cordusio cede il 12,81% a 2,286 euro, dopo una rettifica del valore delle azioni portate stamane a 2,622 euro. I volumi sono nella norma, con circa 173 milioni di azioni passate di mano. I diritti sull’aumento di capitale, nel primo giorno di negoziazione, sono caduti del 65,4% a 0,47 euro. Mediobanca, che fa parte del consorzio di garanzia dell’aumento, lascia il 6,87% a 3,824 euro. Anche Banca Montepaschi, come chiesto dall’autorità bancaria europea, dovrà provvedere a raccogliere 3,26 miliardi di euro di nuova liquidità. Il titolo di Rocca Salimbeni, probabilmente per i timori legati all’andamento di Unicredit, crolla a sua volta, con un ribasso del 14,38% a 0,197 euro. Nel comparto bancario, in difficoltà anche Ubi Banca (-3,01% a 2,774 euro), Popolare di Milano (-3,25% a 0,253 euro), Banco Popolare (-5,36% a 0,829 euro) e Intesa Sanpaolo (-3,17% a 1,101 euro).

Oggi si è aperto il Salone dell’auto di Detroit e l’amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, ha fatto sapere alla vigilia che potrebbe lasciare nel 2015 dopo aver completato la fusione tra tra Auburn Hills e Torino. Il titolo del Lingotto cade del 6,23% a 3,73 euro. Al Salone statunitense il gruppo ha presentato la nuova Dodge Dart, il primo modello Chrysler su base Fiat.

Tra gli altri titoli del listino principale, balzo di Diasorin (+3,83%). Bene anche Campari (+1,06%), Luxottica (+1,24%) e Finmeccanica (+0,51%). Sale Terna (+0,9% a 2,69 euro), dopo che il gruppo ha reso note le stime sui profitti tariffari a circa 1,63 miliardi nel 2012, a seguito delle delibere dell’Autorità per l’energia e il gas. Forti vendite, invece, su Atlantia (-2,93%), Azimut (-3%), Mediaset (-2,59%) e Salvatore Ferragamo (-2,65%).

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