(Finanza.com) La Borsa di Milano ha chiuso la seduta in ribasso in scia al debole andamento di Wall Street dopo alcuni dati macro in chiaroscuro. La fiducia dell’Università del Michigan di marzo si è attestata a 71,8 punti, decisamente sotto le attese che indicavano 78 punti, mentre la produzione industriale è salita dello 0,7% battendo le previsioni. Fitch stima una crescita globale del 2,2% nel 2013 e del 2,8% nel 2014, in calo dal 2,4% e dal 2,9% indicato in precedenza. “Il recente miglioramento delle condizioni sui mercati finanziari – ha scritto Fitch – non è stata accompagnata per il momento da un analogo miglioramento nell’economia reale con il quarto trimestre 2012 che ha visto la più debole crescita trimestrale del Pil della zona euro e degli Stati Uniti dalla recessione del 2009”. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,43% a 16.061 punti.

Banche protagoniste di giornata. Le vendite hanno colpito Mediobanca (-3,02% a 4,498 euro), Intesa SanPaolo (-1,68% a 1,231 euro), Ubi Banca (-1,06% a 3,178 euro). Giornata di conti per Unicredit (+0,58% a 3,828 euro) che è tornata all’utile nel 2012 ma ha manca le attese degli analisti. Bper ha svettato sul paniere principale con un balzo del 10,48% a 6,01 euro. Restando tra i finanziari Generali ha tirato il freno dopo l’exploit di ieri segnando un calo del 2,93% a 12,94 euro. Ancora brillante A2A (+5,84% a 0,458 euro) dopo essere volata ieri con un balzo di oltre 6 punti percentuali. Il titolo della multiutility ha festeggiato i conti del 2012 che hanno registrato un utile netto pari a 260 milioni di euro, in miglioramento rispetto alla perdita di 423 milioni dell’esercizio precedente. Ben comprata Ansaldo STS (+2,74% a 6,925 euro) che beneficiato della raccomandazione emessa questa mattina dagli analisti di Natixis che in un report hanno alzato il giudizio sul titolo portandolo a buy con target price confermato a 8 euro.

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