(Finanza.com) La Borsa di Milano ha chiuso la seduta in deciso rialzo e lo spread Btp-Bund è sceso sotto quota 340 punti base. Nel pomeriggio, a favorire l’ascesa del listino milanese ci ha pensato la produzione industriale statunitense a settembre, che ha evidenziato una crescita dello 0,4% con attese che indicavano +0,2%. I mercati hanno inoltre accolto con favore la trimestrale di Goldman Sachs che ha battuto le previsioni. Sul fronte europeo, mentre in Grecia proseguono i negoziati tra la Troika e i rappresentanti del governo di Atene, sulle banche spagnole si è abbattuta la scure di Standard & Poor’s. Bankitalia, nell’ultimo Bollettino Economico, ha fatto sapere che nonostante il Pil rimarrà mediamente negativo nel 2013, l’Italia uscirà comunque dalla recessione durante il prossimo anno. E così, mentre cresce l’attesa per il secondo dibattito tv tra Obama e Romney, a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha guadagnato il 2,53% a 15.985.

Mediaset ha sfornato un’altra performance brillante mostrando un balzo del 7,25% a 1,641 euro, con il mercato che sembra credere all’interesse straniero per la pay-tv del gruppo televisivo di Cologno Monzese. Ben comprati i titoli del comparto bancario: Unicredit ha guadagnato il 4,56% a 3,626 euro, Popolare di Milano il 4,13% a 0,449 euro, Intesa SanPaolo il 4,34% a 1,323 euro, Ubi Banca il 3,99% a 3,182 euro, Banco Popolare il 4,19% a 1,292 euro, Monte dei Paschi il 2,43% a 0,235 euro. Restando nel comparto finanziario Generali ha mostrato un progresso del 3,95% a 12,36 euro. Di contro Pirelli è scivolata sul fondo del paniere principale con un ribasso del 3,20% a 8,325 euro in scia al profit warning lanciato dalla concorrente Nokian Renkaat. Luxottica ha lasciato sul parterre lo 0,73% a 28,60 euro pagando il downgrade di BofA, che ha tagliato la raccomandazione sulla società di occhialeria a neutral dal precedente buy.

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