Milano, 12 ott. (LaPresse) – Una delegazione di indignados milanesi questa mattina ha consegnato una lettera, scritta da due giovani vicini alla rete ‘San Precario’, Ulisse e Natalia, e indirizzata ai vertici della Banca d’Italia e all’ex presidente Mario Draghi. Il vice direttore della sede milanese di Banca d’Italia Milano, Giovanni Mario Alfieri, ha ricevuto i due giovani precari e ha promesso loro che la missiva, che spiega anche le ragioni per cui aderiranno alla protesta di sabato prossimo a Roma, verrà recapitata alla sede centrale di Bankitalia. Ad accompagnare i due militanti della rete San Precario c’erano anche Andrea Fumagalli, attivista e professore di economia all’università di Pavia, e a Walter Montagnoli, coordinatore nazionale della Cub (Confederazione unitaria di base).

“Ci chiamiamo Natalia e Ulisse – scrivono i due ragazzi – Non siamo banchieri, né capitani d’industria, né broker finanziari, né titolari di agenzie di rating, non siamo capi di governo o ministri delle finanze. Siamo un’educatrice e un ricercatore universitario. O meglio, proviamo a esserlo. Siamo due precari qualunque, insomma”. “Noi non chiediamo, pretendiamo – prosegue il testo – esattamente come avete fatto voi, con la vostra lettera minatoria del 5 agosto (che imponeva misure di astherity al nostro Paese). Voi avete la forza del denaro ma noi abbiamo la forza delle moltitudini, delle idee, e della rabbia”.

La lettera chiede tra le altre cose “il libero e consapevole accesso ai beni comuni: il diritto alla casa; il diritto alla formazione e all’istruzione; il libero accesso all’informazione” oltre alla “cancellazione dell’articolo 8 e dell’accordo tra sindacati e confindustria del 28 giugno” e un “salario minimo” garantito. Un’analoga protesta è stata organizzata anche davanti alla sede di Bankitalia di Bologna e Roma.

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