Roma, 24 ott. (LaPresse) – Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, ha chiesto scusa nel corso di un’audizione in Senato per le sue “recenti considerazioni” sull’iter della legge di stabilità in Parlamento. Squinzi aveva detto nei giorni scorsi di temere possibili “porcate”. Il leader degli industriali ha aggiunto che “da imprenditore non ho avuto occasione di frequentare le aule del Parlamento, che ho sempre guardato con profondo rispetto”.

“AUMENTARE RISORSE PER CUNEO”. “È importante che il Parlamento mantenga l’impianto della manovra e rafforzi le misure previste per aumentarne la forza d’urto”, ha spiegato Squinzi nel corso dell’audizione, precisando che gli industriali chiedono “con forza” di “aumentare le risorse a favore del taglio del cuneo fiscale”.

“SERVE DECISA SPENDING REVIEW”. Una “quota importante” delle risorse per finanziare la legge di stabilità, ha affermato il numero uno di viale dell’Astronomia, “va reperita attraverso una decisa ristrutturazione della spesa pubblica, che va efficientata e ottimizzata per uscire dalla spirale del finanziamento attraverso un costante ed eccessivo aumento della pressione fiscale”.

“PAGARE TUTTI DEBITI P.A”. Squinzi ha poi aggiunto che Confindustria esprime “preoccupazione” per il mancato completamento della “ricognizione dei debiti pregressi delle Pa ancora da pagare”. Il presidente dell’associazione ha dichiarato che si tratta di “una quantificazione essenziale affinché, con la legge di stabilità, si provveda allo smaltimento integrale dei debiti della Pa verso le imprese”.

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