Roma, 14 mar. (LaPresse) – Con l’entrata in vigore del decreto legge previsto dal piano per il lavoro del governo Renzi, i contratti a tempo determinato potranno essere instaurati senza causale, per un massimo di 36 mesi. Lo precisa il ministero del Lavoro, puntualizzando quanto annunciato in conferenza stampa dal premier Matteo Renzi il 12 marzo. Viene così superata la precedente disciplina che limitava questa possibilità solo al primo rapporto di lavoro a tempo determinato.
Inoltre, sarà possibile prorogare un contratto di lavoro a termine in corso di svolgimento fino a un massimo di otto volte nei 36 mesi. Rimane, come unica condizione per le proroghe, il fatto che si riferiscano alla stessa attività lavorativa per la quale il contratto è stato inizialmente stipulato.
Con l’introduzione del limite del 20% di contratti a termine che ciascun datore di lavoro può stipulare rispetto al proprio organico complessivo, il ministero spiega che il decreto da un lato lascia comunque “alla contrattazione collettiva la possibilità di modificare questo quantitativo” e, dall’altro, “tiene conto delle esigenze connesse alle sostituzioni e alla stagionalità”.
Per tenere conto delle realtà imprenditoriali più piccole, è previsto anche che le imprese che che hanno fino a 5 dipendenti possono comunque stipulare un contratto a termine. “Con questi interventi – conclude il ministero del Lavoro – il governo ha inteso offrire la risposta ritenuta più efficace alle attuali esigenze del contesto occupazionale e produttivo del Paese. Naturalmente, si tratta di misure sulle quali il Parlamento sarà chiamato a pronunciarsi fin dai prossimi giorni e potrà fornire spunti e proposte per un loro eventuale miglioramento”.
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