Roma, 26 giu. (LaPresse) – “Prima dello Jobs Act tra i nuovi contratti stipulati, il 15% era a tempo indeterminato e l’85% erano contratti flessibili. La volontà del governo è trasformare il 15% in un 20-30% in progressione. Oggi, grazie agli incentivi molto potenti introdotti a vantaggio dell’impiego, si è ottenuto qualche risultato: quel 15% è diventato un 18-20%, ma si tratta di un dato parziale. Per avere un dato definitivo bisogna aspettare i risultati dei primi 6 mesi dalla riforma”.

Lo ha detto il deputato Pd Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera, intervenendo al seminario internazionale sulle riforme per la crescita in Europa, in corso al Senato, organizzato in collaborazione con l’Ocse.

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