Roma, 9 lug. (LaPresse) – Rinvio dell’introduzione dell’Aspi di un anno, correzioni alla normativa sulle nuove partite Iva e all’intervallo tra i contratti nel settore turistico e stagionale. Sono le modifiche alla riforma del mercato del lavoro che Pdl, Pd e Terzo Polo chiedono in dieci emendamenti presentati al decreto sviluppo, ora all’esame delle commissioni Attività produttive e Finanze della Camera. Un’intesa nella maggioranza, dunque, per cambiare la riforma Fornero: “Questo risultato – commentano i capigruppo di Pd e Pdl in commissione Lavoro a Montecitorio, Cesare Damiano e Nino Foti – si propone di dare attuazione all’impegno assunto dal presidente del Consiglio, Mario Monti, di intervenire e migliorare le riforme del mercato del lavoro”.

Per quanto riguarda l’entrata in vigore dell’assicurazione sociale per l’impiego, i gruppi di maggioranza chiedono lo slittamento di un anno, dal 2013 al 2014: “Tutti i termini di entrata in vigore della normativa in materia di assicurazione sociale per l’impiego e delle correlate disposizioni finanziarie, di cui all’articolo 2 della legge 28 giugno 2012, n.92, sono differiti di un anno”. Le forze politiche che sostengono il governo chiedono, inoltre, che il ministero del Lavoro dia vita, entro il 30 ottobre 2013, a “un monitoraggio del sistema di ammortizzatori sociali vigente” e ad “una ricognizione delle disposizioni differite”, attraverso un confronto con le parti sociali, “al fine di verificare eventuali ulteriori misure da assumere”.

Tra i dieci emendamenti, anche due modifiche alle norme sulle nuove partite Iva: rinvio dell’aumento dell’aliquota contributiva e una diversa valutazione dell’incidenza sul reddito, fissata dalla riforma Fornero all’80%, non su anno, ma su due. E ancora: riduzione della pausa tra un contratto e l’altro nel settore turistico e stagionale, da demandare alla contrattazione collettiva, un numero maggiore di apprendisti in tutti i settori produttivi, trasferimenti d’azienda più facili in caso di fallimento. La riforma è diventata legge il 28 giugno, ma ora si apre un varco per le modifiche chieste dai partiti e su cui il premier Monti si era impegnato prima dello sprint della riforma alla Camera. Pressing anche da Confindustria, con il presidente dell’associazione di viale dell’Astronomia, Giorgio Squinzi, che apre al ministro del Lavoro, Elsa Fornero, e si dice pronto a collaborare con il governo.

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