Roma, 23 nov. (LaPresse) – “Volevo porre la questione morale. I lavoratori sono la parte onesta e c’è una parte disonesta del Paese contro cui non si interviene. Chi è onesto non conta nulla e si fanno leggi che continuano a garantire ai disonesti di fare i disonesti”. Così il leader della Fiom Maurizio Landini in un’intervista al Fatto quotidiano. “L’Italia – ha spiegato – ha 60 miliardi di euro di corruzione, 180 di evasione, il falso in bilancio che non è reato, nessuna legge sul rientro dei capitali. Ma questo è il punto che non si vuole affrontare. Perché il governo su questo non fa i decreti? Perché non ha la stessa forza che ha messo sull’articolo 18?”.

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