Torino, 10 feb. (LaPresse) – Intesa Sanpaolo ha chiuso il 2014 con un utile netto di 1,7 miliardi di euro, escludendo gli effetti della tassazione retroattiva sul 2013 della plusvalenza della quota detenuta nella Banca d’Italia, onere pari a 1,2 miliardi non considerando impairment di godwill e intangibili. Lo riferisce una nota. Nel 2013 il gruppo bancario aveva chiuso con un rosso di 4,5 miliardi dovuto a svalutazioni. Includendo l’onere straordiario, il risultato netto 2014 è stato di 1,25 miliardi di euro. Intesa Sanpaolo propone a chiusura dell’esercizio 2014 dividendi cash per 1,2 miliardi di euro, pari a 7 centesimi per azione ordinaria e 8,1 centesimi per azione di risparmio. Per il 2013 Ca’ de Sass aveva distibuito una cedola da 5 centesimi per azione. Intesa Sanpaolo si aspetta nel 2015 “una crescita dei proventi operativi netti, favorita dalle commissioni nette, del risultato della gestione operativa e del risultato corrente al lordo delle imposte, con una riduzione del costo del rischio”.

“TARGET 2 MLD DIVIDENDI NEL 2015”. “Il 2015 vedrà un ulteriore aumento dei ricavi e della gestione operativa e una riduzione significativa del costo del rischio: l’obiettivo di 2 miliardi di dividendi è pienamente confermato”, afferma il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, commentando i risultati dell’esercizio 2014. “Proseguiremo a erogare credito in maniera rilevante a famiglie e imprese – aggiunge Messina – 42 miliardi di erogazioni a medio lungo termine che rappresentano il nostro contributo al rilancio dell’economia reale. Stiamo assistendo ai primi segnali di ripresa e, grazie anche all’Expo, riteniamo sia possibile superare le previsioni di crescita del Pil del nostro Paese sin qui annunciate”.

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