I contratti a tempo indeterminato salgono nello scorso anno del 37%

 Nei primi undici mesi del 2015 è aumentato, rispetto al corrispondente periodo del 2014, il numero complessivo delle assunzioni nel settore privato (+444.409, pari al +9,7%) per effetto soprattutto della crescita dei contratti a tempo indeterminato (+442.906, pari al +37%). Sono aumentate anche le assunzioni con contratti a termine (+45.817, pari al +1,5%), mentre sono diminuite le assunzioni in apprendistato (-44.314, pari al -20%). Le variazioni più significative dei flussi di nuovi rapporti di lavoro sono state registrate nelle regioni del Nord, in particolare Friuli Venezia Giulia, Veneto e Lombardia. E' quanto emerge dall'Osservatorio sul precariato relativo ai primi 11 mesi del 2015 redatto dall'Inps. Significativamente aumentate sono pure le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti di lavoro a termine, comprese le 'trasformazioni' degli apprendisti: complessivamente sono risultate 469.351, con un incremento rispetto al 2014 del 25,7%.

Decisamente più modeste le variazioni nelle cessazioni (+2,1% nel complesso; +1,9% per i contratti a tempo indeterminato). A consuntivo di queste dinamiche dei rapporti di lavoro dipendente, la loro variazione netta – vale a dire il saldo tra assunzioni e cessazioni – attesta, per il periodo gennaio-novembre 2015, un miglioramento, nel confronto con l'analogo valore per l'anno precedente, pari a 356mila unità. Su base annua, considerando quindi gli ultimi dodici mesi, si evidenzia una crescita complessiva delle posizioni di lavoro dipendente pari a 300mila unità, effetto di una crescita rilevante delle posizioni di lavoro a tempo indeterminato (oltre 450.000 in più) e di una contrazione di quelle regolate con contratti a termine e apprendistato.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: