A spiegare l'alto tasso di fruizione del sussidio è il fatto che venga utilizzato per compensare la forte stagionalità del lavoro

Nel 2014 il 52% dei lavoratori agricoli ha usufruito dell'indennità disoccupazione, contro il 10,5% che si ottiene sommando il ricorso all'ammortizzatore dei lavoratori dipendenti del settore privato e di quelli pubblici a tempo determinato. A illustrare il dato è l'Inps, in una scheda informativa dedicata alle prestazioni a sostegno dei lavoratori agricoli diffusa nell'ambito dell'operazione trasparenza 'Inps a porte aperte'.

A spiegare l'alto tasso di fruizione del sussidio nel comparto agricolo, precisa l'istituto, è il fatto che questo venga utilizzato per compensare la forte stagionalità del lavoro, diventando una forma di integrazione del salario. Nello specifico, nel 2014 i beneficiari della disoccupazione agricola sono stati 525.048, con un numero medio di giornate indennizzate di 113,9 giorni. Questo nell'ambito di un settore che conta complessivamente 1.009.083 lavoratori dipendenti, ai quali si aggiungono 460.133 lavoratori autonomi.

Tra i dati diffusi dall'Inps, anche quello relativo al tasso di utilizzo della cassa integrazione ordinaria, riservata solo a operai, impiegati e quadri dipendenti delle aziende agricole con contratto a tempo indeterminato : nel 2014 è stato pari al 21,2%, contro il 14,2% fatto segnare dai dipendenti del settore privato.

A beneficiarne sono stati quindi 22.419 lavoratori, per una media di 24,4 giornate indennizzate. Nello stesso anno, sono stati 23.308 i beneficiari nel settore della maternità e del congedo parentale, con 122 giornate mediamente indennizzate per una spesa complessiva di 76 milioni di euro. Sono stati invece 182.209 i beneficiari dell'indennità di malattia, con una media di 34 giorni e una spesa complessiva di 186 milioni di euro.

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