Incontro positivo al Ministero dello Sviluppo Economico. Il ministro Calenda: "Adesso si può discutere"

Si apre, dopo settimane di tensione a Taranto e a Genova (nella foto), la trattativa per l'Ilva. Questa mattina, al tavolo del Mise (Ministero dello Sviluppo Economico), Arcelor Mittala (la proprietà) ha aperto e fornito garanzie per il salario, come richiesto dall'esecutivo. Durante la trattativa, fonti sindacali avevano fatto filtrare notizioe positive su due punti: l'azienda era disposta a mantenere la vecchia "struttura salariale" e confermava l'assunzione di diecimila lavoratori.

E all'uscita dall'incontro, il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda ha confermato tutto: "Da Arcerol Mittal sono arrivate assicurazioni sui salari e quindi ora il tavolo si può aprire – ha detto il ministro –  Già forse la settimana prossima – ha aggiunto – vedremo piano industriale e ambientale, e convocherò un tavolo istituzionale con Regioni e comuni". Calenda ha anche chiesto al sindaco di Taranto Rinaldo Melucci e al presidente della region e Puglia, Michele Emiliano, di ritirare il ricorso contro il DPCM (Decreto del Presidente dl Consiglio dei Ministri) che contiene "Disposizioni urgenti per il completamento della procedura di cessione  dei complessi aziendali dell'Ilva": "Lancio un appello a sindaco e presidente della regione – ha detto Calenda – a ritirare il ricorso" spiegando che le istituzioni locali saranno convocate ad un apposito tavolo.

Il ministro è poi entrato nel merito di alcune decisioni prese al tavolo di questa mattina: "Si è deciso di fare ora un lavoro di analisi, reparto per reparto, in maniera che ci possa essere un confronto quanto più aperto possibile. Naturalmente dovremo cercare di ridurre gli esuberi".

Nella trattativa, Arcelor Mittal "ha confermato i suoi impegni ad occupare almeno 10mila addetti", ha "riconosciuto l'attuale struttura salariale di Ilva, specificatamente nelle parti fisse e variabili" e "si è impegnata a rispecchiarla nella sua offerta relativa all'occupazione". Lo si legge in una nota dell'azienda che si è pure "impegnata a riconoscere l'anzianità di servizio in Ilva, e si è detta aperta a discutere il possibile riconoscimento dei contratti esistenti e dei relativi diritti", spiega ancora la nota.

Il comunicato dell'azienda sottolinea "l'intenzione di legare la parte variabile delle retribuzioni alla realizzazione del piano industriale, elemento indispensabile al fine di migliorare la posizione competitiva di Ilva e di garantirne la sostenibilità economica". Vi è stato accordo, dice Arcelor Mittal,  affinché i sindacati "abbiano una chiara comprensione del piano industriale e della sua importanza dell'assicurare a Ilva il raggiungimento dei livelli di produttività 'best-in-class'. Conseguentemente, rappresentanti di Arcelor Mittal e dei sindacati di Ilva si incontreranno nelle settimane che seguiranno per approfondire in dettaglio il piano industriale e ambientale per ciascuno dei siti operativi di Ilva ed i numerosi investimenti che l'Azienda farà". "Noi crediamo che gli impegni presi oggi forniscano un solido fondamento per la successiva fase negoziale delle prossime settimane – spiegano ancora dal colosso siderurgico – . Si tratta di un primo passo che rispetta i diritti dei lavoratori di Ilva e garantisce un futuro sostenibile per Ilva" .

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