Francoforte (Germania), 26 gen. (LaPresse) – La pressione fiscale in Grecia si è attestata nel 2013 al 34,2% del Pil, “restando ben al di sotto della media sia della zona euro sia dell’Ue a 28, nonostante gli aumenti degli ultimi anni”. Lo scrive il presidente della Bce, Mario Draghi, in una lettera in risposta all’europarlamentare greco di Syriza, Kostas Chrysogonos. “Il programma di aggiustamento economico della Grecia – sottolinea Draghi – incluse le varie riforme per migliorare la struttura fiscale e il suo disegno complessivo, è stato pensato per aiutare nella lotta all’evasione”. “Un obiettivo primario e chiave – aggiunge il presidente della Bce – è l’equità sociale e la creazione di un ambiente in cui tutti i cittadini pagano la propria quota di imposta”.

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