Torino, 17 gen. (LaPresse) – “Le posizioni sono ancora divergenti. Non sono assolutamente ottimista”. Così Roberto Di Maulo, leader della Fismic, sintetizza anche a nome degli altri sindacati lo stato della trattativa con la Fiat sul rinnovo del contratto, aggiornata al 28 gennaio. I punti su cui permane il disaccordo sono sempre gli stessi: legare l’aumento mensile di 40 euro lordi e il premio di produttività da 103 euro lordi all’effettiva prestazione, oppure no. La Fiat accetterebbe di dare un aumento mensile a tutti in busta paga, indipendentemente dall’effettiva prestazione in fabbrica, ma la cifra potrebbe anche non corrispondere ai 40 euro richiesti, bensì essere più bassa. Per quanto riguarda i 103 euro, i sindacati vorrebbero che fossero percepiti da tutti i lavoratori, la Fiat vorrebbe stabilire dei limiti. Qualche sindacato vorrebbe alzare la cifra.
“Non abbiamo trovato i parametri per la definizione del premio di competitività – ha spiegato Roberto Scandale dell’Associazione quadri – questo è il motivo per cui abbiamo sospeso. Siamo tutti disponibili a non chiudere, ma bisogna prendersi il tempo necessario per trovare la quadra. Per ora il giudizio è sospeso. La speranza e la volontà è di chiudere il 28”. Secondo Ferdinando Uliano della Fim, “non abbiamo ravvisato le condizioni, nonostante qualcuno dica il contrario questa è una trattativa vera”. “Rimane la condivisione – aggiunge – sulla soluzione annuale, e una discussione nel corso del 2013 per il biennio successivo”.
“Il problema è il premio di risultato – aggiunge ancora Di Maulo – cerchiamo di trovare degli equilibri per migliorare. Nella busta di gennaio non si sa se l’azienda concederà aumenti, ha detto che si riserva di operare unilateralmente”. “Siamo ottimisti comunque – commenta Antonio D’Anolfo – anche se le posizioni sono molto divergenti speriamo che col 28 cambi qualcosa”. Per Eros Panicali, leader della Uilm, “se l’azienda fa il giusto sforzo si può concludere in tempi brevi”.
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