Washington (Usa), 18 set. (LaPresse/AP) – C’è attesa sulla Fed che potrebbe decidere di ridurre il piano di stimolo all’economia al termine della riunione di due giorni del Fomc, il braccio della politica monetaria della Banca centrale statunitense. I mercati si aspettano che stasera arrivi l’annuncio di una riduzione del piano di acquisti di asset per 85 miliardi di dollari mensili almeno a 75 miliardi. L’intervento della Fed ha finora mantenuto tassi di interesse bassi sul lungo termine per garantire investimenti e non scoraggiare le imprese e i consumatori a contrarre debito. Inoltre non è atteso alcun innalzamento del costo del denaro, fermo al minimo storico di 0-0,25% dal 2008. Il presidente della Fed, Ben Bernanke, spiegherà quindi le sue scelte in una successiva conferenza stampa.

Secondo gli analisti la Banca centrale Usa dovrebbe mantenere invariata la quota di acquisto di titoli con sottostanti immobiliari, pari a 40 miliardi di dollari. Più facile che vengano rivisti al ribasso gli acquisti di buoni del Tesoro, che rappresentano adesso 45 miliardi di dollari della spesa mensile della Fed. Per quanto riguarda i tassi di interesse, il Fomc aveva spiegato nella riunione dello scorso dicembre di voler mantenere il costo del denaro sui minimi fino a quando la disoccupazione Usa non scenderà al 6,5%. Attualmente il tasso dei senza lavoro è al 7,3% e le pressioni inflazionistiche non dovrebbero giustificare un rapido rialzo del tasso chiave. Negli ultimi 12 mesi i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono cresciuti dell’1,5%, al di sotto dell’obiettivo della Fed del 2%. Alcuni economisti ritengono che la Banca centrale potrebbe decidere di mantenere i tassi ai minimi storici anche dopo che la disoccupazione sarà scesa sotto il 6,5%. Infatti la rilevazione dei senza lavoro sta migliorando grazie soprattutto al numero di cittadini statunitensi che stanno rinunciando a trovarsi un impiego e che non sono conteggiati.

Quello di oggi è anche uno dei quattro incontri mensili in cui il Fomc aggiorna le sue previsione sull’economia Usa. E’ probabile che la Banca centrale decida di tagliare l’outlook, in quanto il Pil non ha accelerato come previsto dalla stessa Fed. Nella precedente stima, rilasciata tre mesi fa, l’istituto centrale prevedeva un’economia in crescita tra il 2,3 e il 2,6% quest’anno e tra il 3 e il 3,5% l’anno prossimo. Gli economisti più ottimisti vedono invece un Pil al +2% nel 2013 e al +2,6% l’anno prossimo. Oltre ad aggiornare l’outlook per 2013, 2014 e 2015, la Fed annuncerà le sue prime previsioni economiche per il 2016.

La conferenza stampa di Bernanke sarà anche l’ultima prima della scadenza del suo mandato alla presidenza della Fed, che scade il 31 gennaio. Domenica scorsa Lawrence Summers si è ritirato dalla corsa per la successione, per le critiche arrivate soprattutto dai democratici, molti dei quali lo considerano un falco della deregolamentazione dei mercati. Il principale candidato a sostituire Bernanke rimane così Janet Yellen, il suo vice alla Fed, che sarebbe la prima donna a sedere al vertice della Banca centrale Usa. Obama dovrebbe annunciare la sua scelta per la successione a fine mese. Nell’ultima conferenza stampa Bernanke aveva dichiarato che il rallentamento degli acquisti di asset, il cosiddetto ‘tapering’, sarebbe probabilmente iniziato prima della fine dell’anno per essere completato entro la metà del 2014. I mercati avevano reagito colti dal panico, con l’indice Dow Jones che era precipitato di 560 punti in due giorni. Secondo gli analisti, invece, se la Fed annuncerà una riduzione del programma di stimolo di soli 10 miliardi di dollari, le reazioni sui mercati dovrebbero essere contenute.

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