Lo studio di Pew Research: ecco come cambia l'approccio degli iscritti alla piattaforma

Gli statunitensi stanno cambiando il loro modo di relazionarsi a Facebook: più della metà degli utenti sopra i 18 anni (il 54%) ha modificato negli ultimi 12 mesi le proprie impostazioni di privacy, il 42% si è preso una pausa di diverse settimane – o anche di più – nella quale non ha controllato la piattaforma e il 26% ha eliminato la app del social network dal proprio smartphone. E' quanto emerge da uno studio condotto dal Pew Research Center tra la fine di maggio e la metà di giugno, nel quale si evidenzia come il 74% degli utilizzatori della piattaforma abbia compiuto lo scorso anno almeno una di queste tre azioni. A età differenti, però, corrispondono comportamenti mediamente diversi. Se a eliminare la applicazione dal telefono è stato il 44% degli utenti più giovani (quelli tra i 18 e i 29 anni), il dato si riduce al 12%  per quanto riguarda gli over 65. Stesso discorso se si considerano le modifiche alla privacy: le ha effettuate il 64% dei più giovani contro il 33% dei più anziani. I dati si avvicinano, invece, quando si parla di "prendersi una pausa" dal controllo delle notifiche: il periodo di decompressione, che quantomeno non richiede precise competenze tecniche, accomuna il 40% degli ultrasessantacinquenni e il  47% degli under 30.

Sempre in tema di tecnicismi, il Pew Research Center rileva poi come una ampia fetta degli utenti non capisca come funzioni ilnews feed del social network, cioè il sistema in base al quale le notizie vengono selezionate e presentate in un dato ordine. Circa la metà degli intervistati (il 53%) ha dichiarato di non capire perché sulla propria schermata vedesse certi post e non altri, con il 20% che si è confessato totalmente ignaro di come funzioni il sistema.

La percezione più diffusa, comune al 57% degli interpellati, è d'altra parte che gli utenti abbiano solo "un po'" di controllo su quello che viene presentato loro. Per il 28% non ne hanno affatto, mentre solo il 14% è convinto di averne molto. All'atto pratico, a provare a influenzare attivamente il contenuto del proprio feed è stato poco più di terzo degli iscritti a Facebook: l'81% di questi lo ha fatto seguendo o smettendo di seguire determinati gruppi o organizzazioni, il 76% segnalando alla piattaforma di voler vedere più o meno contenuti di un certo tipo, il 73% chiedendo o rompendo amicizie online, il 70% commentando o condividendo post e il 70% andando ad agire direttamente sulle impostazioni di privacy o sulle preferenze per quanto riguarda le inserzioni. Anche in questo caso, pesa l'età degli intervistati: tra gli over 65 ad aver tentato almeno una di queste vie è stato il 46% degli utenti, dato che tra gli over 65 crolla al 19%.

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